si chiama Originale Millesimato

Il sigaro toscano? «Invecchiato» nel vino rosso di Montalcino

di Massimo Agostini

2' di lettura

Bacco e tabacco sintetizzati in un sigaro. Particolare per le materie prime utilizzate e unico nel suo genere per il procedimento sperimentato, che rafforzano l'identità della filiera tabacchicola italiana. «Originale Millesimato», questo il nome dell'innovativo prodotto agroindustriale presentato ieri sera al museo Macro Testaccio di Roma da Manifatture Sigaro Toscano (Mst), è frutto di una doppia fermentazione di tabacco delle varietà Kentucky e del Tennessee: una prima tradizionale in acqua, dopo la raccolta, e una seconda in botti di rovere con vino rosso di Montalcino. Un'innovazione di processo per la trasformazione di questa pianta, che in Italia viene coltivata prevalentemente in Valtiberina, tra Toscana, Umbria e Lazio, e su cui Mst ha puntato per diversificare una produzione tutta italiana in crescita e con sempre maggiore appeal sui mercati esteri.

Manifatture «made in Italy»
La società, costituita nel 2006 dopo l'acquisizione dalla British American Tobacco Italia del ramo d'azienda che produce e commercializza lo storico sigaro a marchio «Toscano», è controllata dal Gruppo industriale Maccaferri attraverso la Seci, holding che fa capo alla omonima famiglia bolognese. Mst conta 250 coltivatori, dal Veneto alla Campania, un centro di raccolta a Foiano della Chiana (Arezzo), due manifatture, a Lucca e a Cava dei Tirreni (Salerno) e 400 dipendenti, nel 2016 ha prodotto 192 milioni di sigari, per un fatturato di oltre 102 milioni di euro, di cui 23 milioni esportati in 52 paesi nel mondo. Quest'anno, con la consociata americana Parodi Holding, rilevata nel 2015, la produzione di «Toscano» dovrebbe superare nel complesso i 200 milioni di sigari, di cui 37 milioni di pezzi esportati in 70 paesi nel mondo, con la new entry Turchia. E il giro d'affari è atteso in ulteriore crescita, oltre quota 105 milioni.

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Selezione del tabacco 2015
«Con questo prodotto celebriamo due delle eccellenze italiane - ha dichiarato Gaetano Maccaferri, presidente dell'omonimo Gruppo industriale - Le Manifatture ci stanno dando grandi soddisfazioni, il fatturato in continua crescita indica che stiamo andando nella giusta direzione. E con questo ultimo arrivato speriamo non solo di stupire i clienti affezionati al Toscano, ma di conquistarne di nuovi». «Siamo molto orgogliosi di questo sigaro - ha aggiunto Aurelio Regina, presidente di Manifatture Sigaro Toscano - Un prodotto che nasce dalla selezione del raccolto 2015, ecco perché “millesimato”, proprio come gli spumanti prodotti con vini di una singola annata. Come tutti i nostri sigari è fatto a mano dalle sigaraie di Lucca e il vino gli conferisce un carattere forte, ma dal gusto naturale».

Produzione oltre 2 milioni di chili
«L'anno scorso - ha spiegato il direttore generale di Mst, Stefano Mariotti - abbiamo prodotto 1,5 milioni di chili di tabacco Kentucky. Quest'anno, nonostante la siccità, dovremmo attestarci a 2,1 milioni, a fronte di un raccolto medio degli anni scorsi di 2,5-2,6 milioni di chili». Manifatture Sigaro Toscano è una delle sei società controllate da Seci, che spaziano dall'ingegneria ambientale, all'alimentare (zucchero Sadam), all'energia. Il Gruppo Maccaferri è presente nel mondo con oltre 50 stabilimenti con un fatturato di circa 1,2 miliardi di euro.

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