Verticale un po’ particolare dal carcere: il vino di Frescobaldi sull’isola di Gorgona

Verticale un po’ particolare dal carcere: il vino di Frescobaldi sull’isola di Gorgona

di Leonardo Romanelli

La verticale di un vino è un evento che viene fatto molte volte da aziende vinicole che hanno una storia centenaria alle spalle, ma è anche il primo evento di piccoli vignaioli desiderosi di confrontarsi su come sta evolvendo la propria creatura. Parlare del vino di Gorgona è un po’ come mescolare gli ambiti, perché del progetto se ne occupa Lamberto Frescobaldi in prima persona, e che si tratti di un vino particolare lo dimostra l’emozione che lo prende quando inizia a ripercorrere l’avventura.

“Ho recuperato una richiesta di aiuto da parte della casa circondariale di Livorno: abbiamo un vigneto di un ettaro sull’isola di Gorgona, vogliamo aumentare la qualità, ci potete dare una mano?”. La richiesta è particolare, ci pensa e poi decide. Accordo raggiunto in pochissimo tempo, il 3 agosto 2012 viene fatto il primo sopralluogo. Un ettaro di vigna non messo benissimo, assaggi di quanto veniva prodotto fino allora e poi cercare di capire come muoversi.

Una curiosità lo prende mentre parla con l’allora direttrice del carcere: “Perché avete scelto proprio noi con tutte le richieste che avrete fatto?”. “Semplice, su di un centinaio di mail spedite avete risposto solo voi!”. Le problematiche organizzative incontrate non sono state da poco, tutto portava a dire di non farlo, anche da un punto di vista burocratico non era certo semplice assumere i detenuti. Però la passione per il vino è una brutta bestia, ti prende sempre e comunque e il territorio chiama.

Schermata 2017-06-13 alle 20.20.07

Terreno vulcanico, tanto ferro, umidità nell’aria portata dal vento che regala salinità, le uve come vermentino e ansonica che reagiscono in maniera inusuale: temeva dovessero essere raccolte in tutta fretta e poi la scoperta che la notevole escursione termica notturna permette una maturazione equilibrata e regolare, con vini dalla gradazione alcolica misurata. Il risultato è che cinque annate esprimono cinque emozioni diverse, con tutte le mani che si sono succedute a lavorare la vigna e a fare i lavori in cantina: in carcere si passa, non si rimane, ed ogni anno è un’avventura diversa.

La novità è data poi quest’anno dal Gorgona Rosso, sangiovese e vermentino nero, maturato in orcio di terracotta, concentrazione di profumi fruttati notevole, inseriti in un corpo morbido.

Gorgona Igt
2012 – 2700 bottiglie
Dorato leggero, luminoso e convincente. Naso fruttato, di melone e pesca, papaia, burro in bella successione. In bocca è cremoso, soffice, denso, salino in maniera preponderante. Bel finale succulento, fine e prolungato. 89

2013 – 2685 bottiglie
Dorato di buona luminosità, cristallino. Naso di camomilla, iodato, sentori agrumati, cedro, erbe aromatiche poi sottobosco. Bocca calda e succosa, fresco all’attacco, invitante, di bella persistenza. Finale di retrogusto sapido. 90

2014 – 3500 bottiglie
Dorato lieve. Naso intenso, anche acciuga in mezzo al frutto. Cenni di miele, floreale da pot pourri, frutti come susina e melone, qualche elemento vegetale come mentuccia. Bocca di buon peso, invitante, ricca, ampia e cremosa. Finale medio. 87

2015 – 4000 bottiglie
Dorato leggero. Naso agrumato di limone e cedro, poi vegetale, frutti gialli non troppo maturi. Bocca calda e soda, gustosa, elegante salina senza eccessi, calibrata ed equilibrata. Finale in crescendo gustativo notevole. 88

2016 – da definire
Dorato leggero. Lieve, floreale, frutto maturo, spezie anche curry, tè e camomilla. Bocca molto austera, frutti bianchi non dolci, cremosa ma non eccessiva, finale in bella persistenza. Da evolversi a lungo. 89

2015 Gorgona Rosso – Sangiovese e Vermentino Nero, 660 bottiglie
Profumi bellissimi, floreali, fruttati di frutti piccoli, cenni di spezie. Bocca succosa e audace, intensa, spalla robusta, decisa, bella rotondità. Fresca e vivace come sensazione finale prolungata.

avatar

Leonardo Romanelli

“Una vita con le gambe sotto al tavolo”: critico gastronomico in pianta stabile, lascia una promettente carriera di marciatore per darsi all’enogastronomia in tutte le sfaccettature. Insegnante alla scuola alberghiera e all’università, sommelier, scrittore, commediografo, attore, si diletta nell’organizzazione di eventi gastronomici. Mescolare i generi fino a confonderli è lo sport che preferisce.

Nessun Commento

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.